Dalla seconda metà degli anni Novanta in poi, quando lo scenario capitalista si afferma sempre più come globale, la natura diventa il terreno più politico che possa esistere e i territori diventano merce da cui estrarre valore.
Lunedì 22 gennaio alle 19:00 a Porto Burci insieme a Paola Imperatore, ricercatrice presso l’Università di Torino e autrice del recente saggio edito da Meltemi, parleremo di movimenti di lotta ecologista e sociale, partendo dalla sua indagine su alcune grandi battaglie contro la costruzione di grandi opere e industrie nocive. A cambiare sono il luogo, l’estrazione sociale, il tipo di lotta; ma di fronte alla continua devastazione ambientale, le battaglie dei movimenti sociali diventano trasversali, ricorrenti, convergenti seppur nel loro essere eterogenee.
Contrà dei Burci, 27 - Vicenza
Ondate di calore, siccità, desertificazione del suolo, aumento delle morti per inquinamento atmosferico. Queste sono solo alcune tra le conseguenze della crisi ecologica e climatica cui assistiamo quotidianamente. Tali fenomeni, tuttavia, non sono improvvisi, ma derivano da precise politiche ambientali e da modelli di gestione dei territori che sono stati attuati ignorando gli allarmi e le proteste delle comunità locali.
Territori in lotta nasce dal desiderio di interrogare in modo più ampio le dinamiche dei conflitti sociali per riflettere sulla relazione tra crisi eco-climatica, democrazia e capitalismo a partire dal territorio, oggetto e presupposto dei nuovi processi globali di accumulazione e, al contempo, punto privilegiato da cui osservare le forme di resistenza che si danno dentro e contro questo sistema neoliberista.
è assegnista di ricerca all’Università degli Studi di Torino, dove si occupa di transizione ecologica e politiche climatiche. Si è addottorata all’Università degli Studi di Pisa con una tesi su protesta e territorio, premiata dall’Ateneo come migliore tesi dottorale del 2021. Si occupa di movimenti sociali, in particolare di quelli legati alla difesa dell’ambiente contro la costruzione di grandi opere o attività industriali impattanti, e di temi connessi all’ecologia politica, come l’ecologia operaia.
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